26 luglio 2024: i Cieli del Catajo
Ecco, come promesso a tutti coloro che hanno partecipato alla serata sotto le stelle al castello del Catajo, un breve articolo “riassuntivo”.
Fra la terrazza e il cortile abbiamo imparato a orientarci fra le costellazioni estive e abbiamo raccontato aneddoti storici, dato che il rapporto fra umanità e cielo dal 1500 a oggi era il filo conduttore della serata.
Dalle stelle del Grande Carro (che abbiamo sfruttato per fare il test della vista) abbiamo trovato la stella Polare e poi Cassiopea, costellazione che nel periodo in cui al castello c’erano lavori in corso, ha ospitato una “nuova stella”. Si trattava della supernova di Tycho, visibile a occhio nudo nel 1572. Oggi, puntando i grandi telescopi in quella direzione, è possibile ammirare ciò che resta, un colorato resto di supernova.
Abbiamo proseguito cercando una costellazione tipicamente estiva: lo Scorpione. Un tempo le sue chele erano più lunghe…poi sono state tagliate e trasformate nei piatti della Bilancia. Ma possiamo ancora trovare testimonianza di uno scorpione molto imponente e di una bilancia assente su un orologio illustre della nostra città, l’orologio di Dondi in Piazza dei Signori a Padova. L’orologio trecentesco, la cui unica lancetta segnava il passare delle ore indicando sempre la posizione del Sole, funzionava diversamente dagli orologi attuali: era la misura del tempo all’italiana, poi sostituita dalla misura attuale alla francese nel 1700, imposta da Napoleone. Una delle discendenti del costruttore Jacopo Dondi fu Lucrezia Dondi Dell’Orologio, che sposò Pio Enea II degli Obizzi nel 1629 proprio nel cortile dei giganti del Castello del Catajo.
Il 1600 fu il secolo dell’invenzione del cannocchiale e di scoperte rivoluzionarie. Noi abbiamo puntato l’attenzione verso uno dei tanti oggetti catalogati nel secolo successivo da un astronomo francese, Charles Messier. Quella “M” seguita da un numero che identifica vari oggetti del cielo profondo è proprio l’iniziale del suo cognome. M13 è uno di questi oggetti, è un ammasso globulare e noi siamo riusciti a vederlo grazie all’aiuto di un piccolo smart telescope: ecco la foto realizzata la sera stessa.
L’ammasso globulare M13 dista oltre 25 mila anni luce da noi, e contiene centinaia di migliaia di stelle. Per cercarlo bisogna individuare la costellazione di Ercole.
Poco prima che iniziasse la nostra serata osservativa, la Stazione Spaziale Internazionale ha attraversato luminosissima il cielo. Se non volete mai perdere l’occasione di assistere a un suo passaggio, ecco una app che ci avvisa sempre: ISS Detector.
Ed ecco infine alcuni consigli di ascolto sempre in tema con la nostra serata fra stelle e storia, alla prossima!
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Navigare con le stelle: puntata 43 di Stelle&TV