Allineamento planetario 2022
(ho fatto un piccolo intervento in merito anche nella parte finale di questa puntata di Radio3Scienza)
I pianeti che possiamo vedere a occhio nudo sono 5, ma il più delle volte la loro natura vagabonda non ci permette di vederli tutti contemporaneamente in cielo. Spostandosi lungo le rispettive orbite possono trovarsi in posizioni sfavorevoli alle osservazioni: nella stessa direzione del Sole o anche alle sue spalle rispetto alla nostra linea di vista. C’è da dire che comunque, le occasioni di vederli tutti assieme, come per una foto di gruppo, non sono proprio rarissime. Tuttavia quando l’opportunità si presenta vale la pena coglierla, come succederà in questo mese di giugno 2022.
A partire da metà mese avremo cinque pianeti al prezzo di una sveglia puntata prima dell’alba.
Si parla di allineamento perché i puntini che si vedranno anche senza bisogno di strumenti, sembreranno stare lungo una stessa linea immaginaria: ma questo avviene perché le orbite dei pianeti giacciono all’incirca sullo stesso piano. Nella realtà non ci sono allineamenti, solo pianeti che si trovano dalla stessa parte rispetto a noi che li osserviamo e al sole che li illumina. Nella realtà, ciascuno lungo la propria orbita, si trovano a distanze assai diverse fra loro, è solo che noi vedendoli in cielo non abbiamo il senso della profondità e non riusciamo a distinguere il più vicino dal più lontano.
La particolarità dell’allineamento di quest’anno è che la fila (apparente) di pianeti, sarà anche una fila ordinata: una coincidenza osservativa che ci permette di abbinare un nome ad ogni puntino semplicemente ricordando l’ordine di distanza dei pianeti dal Sole.
In pratica: stiamo osservando il cielo mattutino verso est, prima dell’alba, il primo puntino che riusciamo a individuare è Mercurio, il successivo un po’ più verso sud sarà Venere, poi avremo Marte, Giove e Saturno. Per vedere quest’ultimo avremo girato lo sguardo di oltre 90°, raggiungendo il pianeta più lontano visibile con i soli nostri occhi. Che l’allineamento rispetti quest’ordine è un caso: altri allineamenti vedevano i pianeti susseguirsi un po’ alla rinfusa (ad esempio l’allineamento del 1982 o quello verificatosi nel 2016)
Il pianeta più difficile da osservare è sempre Mercurio: basso sull’orizzonte e mai troppo lontano dal Sole tende a perdersi nelle prime luci dell’alba. Il 25 giugno sorge quasi un’ora e un quarto prima del Sole, noi possiamo dormire un altro po’, alzarci 40 minuti prima dell’alba, intorno alle 5.00, e provare a cercarlo per cominciare così dal primo della lista, arrivando poi fino a Saturno.
(cliccare sull’immagine)
“guarda che cielo” mi conforta. grazie
grazie a te!